alluce valgo; al contempo, si è anche ben evidenziato come sia consigliabile e quanto mai opportuno intervenire il prima possibile per curare un simile problema. Lasciare infatti che l’alluce valgo persista nella persona può portare a numerose conseguenze negative, tra le quali si possono di sicuro ricordare le influenze negative concretate su ginocchia e schiena, oltre che sul piede stesso.
Insomma, anche dimenticando gli effetti antiestetici che l’alluce valgo, e la “cipolla” che ne consegue, determinano sul corpo, pure la salute e il benessere della persona verrebbero a essere compromessi da un alluce valgo che non sia stato trattato nella maniera più corretta; ossia, con un intervento chirurgico correttivo, laddove il problema si sia mai cronicizzato, oppure con una ottima prevenzione, laddove ci si accorga di essere in concreto a rischio di comparizione del problema.
Una simile affermazione, simili argomentazioni e il medesimo consiglio finale non possono che essere fortemente ribaditi a seguito dei chiari risultati riportati da un gruppo di scienziati australiani, i quali si sono accorti che la patologia di alluce valgo può determinare conseguenze anche assai spiacevoli sullo stesso benessere psico-fisico del malato. In altre parole, è possibile che anche la testa del paziente venga a essere interessata dalla influenza negativa di un alluce valgo.
Quali risultati ha ottenuto la ricerca australiana sull’alluce valgo?
La ricerca di cui stiamo or ora parlando è stata pubblicata su una rivista chiamata Arthritis Care & Research, ed è stata condotta dagli scienziati della Trobe University di Melbourne, appunto in Australia. Questi scienziati hanno sottolineato come il fastidio di un alluce valgo non si arresti al solo dolore localizzato, ma invece possa spingersi anche in altre parti del corpo, e fino anche alla testa.
Questa compromissione del benessere psico-fisico della persona si manifesta con maggiore frequenza nelle donne. Una delle prime conseguenze riguarda la impossibilità di trovare le calzature adatte alla nuove e scorretta struttura ossea assunta dal proprio piede. Poi, ne conseguono notevoli difficoltà e fastidi nel camminare e nel correre, oltre alle pessime conseguenze in materia posturale, con influenze negative specialmente su ginocchia e schiena.
Vediamo in una semplice e schematica tabella quelli che sono i risultati raggiunti dallo studio australiano che stiamo analizzando, per comprendere al meglio la grande attenzione che deve essere mantenuta sull’alluce valgo.
Angolo di Deformità | Lamentazioni mosse dal paziente |
---|---|
0 | Stato di salute normale. |
30 | Forte fastidio localizzato, dolori articolari. Stanchezza psicologica. |
60 | Generale deperimento fisico: forte dolore, funzionalità fisiche ridotte. Stremati psicologicamente. |
Una analisi del campione di ricerca sull’alluce valgo
I pazienti che sono stati interrogati nell’ambito di questo studio sono stati 2.831, di cui la maggior parte erano donne. A soffrire di alluce valgo era circa il 36% dei pazienti totali. I livelli di deformità più elevati sono stati riscontrati proprio tra le donne, e in specie divenivano sempre più gravi con l’età.
Insomma, dal risultato sintetico dello studio si possono derivare alcune importanti affermazioni: in particolare, che l’alluce valgo è una patologia muscolo-scheletrica che ha rilevanti conseguenze negative anche sulla qualità della vita.